Il respiro dei luoghi, conversazioni con Monica Guerra, di Daniele Callini
È possibile leggere i luoghi, intesi come spazi esi- stenziali e sociali, oltre che fisici, anche attraverso categorie simboliche, estetiche, affettive? I luoghi producono veramente percetti e precetti, capaci di influen- zare cognizioni e azioni degli attori sociali? In che modo le storie di questi ultimi si radicano nel loro sistema-ambiente, tra- sformandolo, e orientando i processi culturali di costruzione delle realtà sociali? Può la categoria antropologica del genius loci guidare l’interpretazione dello spazio circostante? Gli archetipi del viaggiare e dell’abitare costituiscono un passepartout per la comprensione ontologica della condizione umana? La post-modernità cosa ha modificato dell’idea di spazio, della relazione dei soggetti con i luoghi, della rap- presentazione sociale del mondo della vita?
Questi gli interrogativi di fondo che, senza trovare risposte esaustive, hanno accompagnato le conversazioni di DANIELE CALLINI, sociologo, accademico e interprete della contemporaneità con MONICA GUERRA, poetessa, imprenditrice, viaggiatrice, che nel corso della vita ha attraversato molti luoghi, e per vari motivi, esistenziali, di studio, professionali, di loisir e di crescita personale.