Diario di bordo, da Sotto Vuoto.

Diario di bordo, da Sotto Vuoto.

Piccolo viaggio nell’inverno Russo

 

Da anni m’invento Mosca, capitale di questa Madre Russia che conosco solo attraverso l’inchiostro dei libri e cui inspiegabilmente sento di appartenere. Colpa del nitido di Pasternak, delle pieghe dell’animo di Fëdor, dell’esattezza di Tolstoj, della levatura di Puskin, dell’ironia surreale di Gogol. Colpa della letteratura esiliata, dell’indicibile profondità di tanti, tanti poeti. Colpa dei versi sublimi di Mandel’stam, della passionalità di Achmatova e del numinoso di Cvetaeva. E non necessariamente in quest’ordine. Colpa delle mille vite russe vissute attraverso i libri.

Per tutto questo il mio atterraggio a Mosca è un su e giù, oltre che fisico, dell’animo. Ma è il lungo percorso in auto, dall’aeroporto fino all’accademia Andriaka, passando dal centro della capitale, la vera esaltazione interiore. La città si srotola, in mezzo ai miei occhi annacquati, un po’ alla volta, rivelando le sue statuarie bellezze, le larghe strade punteggiate di luminarie, l’altero candido dei teatri e la trasformazione dell’architettura periferica in una sinfonia di palazzi storici, fino a giungere al cuore rosso, pulsante e vivo del Cremlino: le sue geometrie sacre. Dove l’occhio, entro una magia bianca, si allaga.

 

 

Atterraggio

Mosca 16 gennaio 2016

 

Non è sogno a mezz’aria

la fessura sublime

la Capitale

un calmo di neve

un sospeso di bellezza

le sacre Geometrie.

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Alla scoperta di suoni, luoghi e colori.

Alla scoperta di suoni, luoghi e colori.

Il 14 gennaio alle 18,00, all’interno dell’iniziativa promossa da Extraclass, si terrà, al Fontanone di Faenza, una lettura di Poesie dedicate alla Russia. I testi che leggerò sono un piccolo omaggio alla bellezza sacra dei luoghi, alla letteratura russa, al ritrovarsi attraverso lo spaesamento. La raccolta è inserita nel mio ultimo libro Sotto Vuoto (Il Vicolo).

Accompagnamento musicale di Martina Santarelli (violino) e Filippo Lo Piccolo (violoncello).

 

feedback #POETRY 20 dicembre

feedback #POETRY 20 dicembre

Ieri sera un’intensa serata al #POETRY, per il terzo appuntamento dei Martedì di-versi, tante persone e tutte con l’animo spalancato per accogliere le profonde poesie e le sagge riflessioni di Bartoletti Bruno. Io ringrazio di cuore tutti coloro che stanno collaborando, in un qualsiasi modo, alla realizzazione di questo nostro piccolo progetto, un tentativo di diffondere la poesia contemporanea nel bel mezzo della vita. Dove dovrebbe stare. La Poesia salverà il mondo!

#nowar4XmaS

#nowar4XmaS

Venerdì 23 dicembre alle ore 18.00, nell’ambito dell’iniziativa “Giardini di Natale”, presso il sagrato della Cattedrale di San Pietro Apostolo di Faenza verrà proiettata
#nowar4XmaS – multivisione e scenografia a cura dei nostri Andrea Severi e Carlo Conti, accompagnata dal pianoforte di Pietro Fresa e dalla recitazione di Virginia Morini, Bianca Sangiorgi e Michele Rossi su testi tradotti e originali di Monica Guerra.

Un insieme di recitazione, musica live e proiezioni sulle strutture, all’aperto. Raccomandati calzetti grossi e animo aperto.
Passaggio libero.15622465_1321931781204489_3710765616541013856_n

Sotto Vuoto (Il vicolo, 2016)

Sotto Vuoto (Il vicolo, 2016)

Sotto Vuoto (Il vicolo, 2016) 
prefazione Gianfranco Lauretano

Le poesie di Monica Guerra sono fatte di poche, scelte parole. Nella sua voce conta molto lo spazio lasciato al silenzio, all’ascolto, alla sospensione: ad ogni componimento, spesso assai breve, quasi ad ogni verso, è come se ricominciasse da capo, ascoltando se stessa e il mondo di cui vuole parlarci. Da quando abbiamo avuto il privilegio di avere un poeta come Ungaretti che ha scritto nella nostra lingua, sappiamo bene cosa significa ciò: il poco serve a ritrovare un ampio valore. Quando un poeta scrive con parole limitate, dunque, sta cercando e donando una grande ricchezza; le sue parole sono come gli spiccioli per i poveri, un tesoro fortuito e stupendo. La metafora della pochezza e del centellinare viene detta più volte in queste poesie: «Da questo poco sospeso / tutto si fa chiaro e ogni cosa sta / nell’esattezza del proprio posto» afferma, guardando il mondo “dal terrazzo” (dove, si noti, il poco sospeso è ciò che rimette ogni cosa al suo posto); oppure, di fronte all’immensità della Russia, il paese più vasto della Terra e alle sue due sterminate capitali, non può che tornare a ricordare i suoi “minuscoli versi”: «Che non posso fare / a meno di bere dalle tue forme gioconde / un grano di bellezza / che i miei minuscoli versi / possano sgrondare / lungo le perle bianche della tua corrente». Ma è proprio a questo punto che la sua ricerca poetica, davvero molto seria e degna della massima attenzione, compie uno scatto ulteriore: nel mancamento stesso della parola e dell’altro da noi ritroviamo il massimo di noi stessi, nel bene e nel male.

Vincitore Primo Premio Giovane Holden 2017
Menzione alla XXI edizione del premio Lorenzo Montano

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#POETRY- MARTEDÌ DI-VERSI LETTURE DI WALT WHITMAN

Invia i tuoi testi

Scrivi Poesie? Racconti brevi?

Invia i tuoi versi e i tuoi recapiti, entro il 20 gennaio, all’indirizzo:

poetryslamedintorni@barlinus.it

Il 31 gennaio al bar Linus di Faenza nella saletta #POETRY si apriranno i microfoni per la lettura di inediti, vi aspettiamo!

 

 

#POETRY- MARTEDÌ DI-VERSI LETTURE DI WALT WHITMAN

#POETRY – Martedì di-versi con Bruno Bartoletti

20 dicembre 2016 –

Terzo appuntamento per i Martedì di-versi al Bar Linus di Faenza dove l’organizzazione del #POETRY -a cura di Flavio Almerighi, Aurea Bettini e Monica Guerra – presenterà il poeta Bruno Bartoletti. Accompagnamento musicale: Simone Cattani.

 

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